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C’è chi sposa la teoria del lettone,chi sposa la teoria del peluche e chi non sa che pesci pigliare.Ecco alcuni consigli utili per far addormentare i vostri cuccioli.

Prima di tutto è bene tener presente,che ogni bimbo è diverso.Ci sono neonati che si addormentano facilmente e chi invece hanno molte difficoltà a rilassarsi e altri che si svegliano di continuo (vedi mia figlia,per esempio).Sicuramente è un fattore genetico e lo dimostra il fatto che certi atteggiamenti tipici del bebè lo erano anche di uno o entrambi i genitori quand’erano piccoli.Tutto ciò non significa che i genitori non abbiano un ruolo importante.Al contrario,la nanna è anche una questione di abitudini.Procediamo con i consigli:

1.FALLO ADDORMENTARE NELLA CULLA

Metterlo nella culla quando ha sonno ed è ancora sveglio.Evitare di farlo addormentare in braccio,altrimenti quando si sveglia non riuscirà a prendere sonno da solo.Per chi allatta è più semplice.Infatti,molti bimbi allattati al seno tendono ad addormentarsi durante la poppata.In questi casi si può aspettare quando è un più grandicello.I genitori dovrebbero cercare di instaurare un particolare rituale,già dalle prime settimane.Per esempio,possono prima cambiare il figlio e mettergli il pigiama,quindi leggergli una fiaba o cantargli una canzoncina e poi metterlo nel lettino.

2.SE PIANGE NON PRENDERLO SUBITO IN BRACCIO

Se si mette il bimbo nella culla e poi piange,bisogna essere solo pazienti.Prima di precipitarsi da lui aspettare invece,qualche secondo in modo da dargli il tempo di esprimersi.SE il pianto continua,mamma o papà possono avvicinarsi alla culla,sussurrare qualche parola dolce al figlio o fargli qualche carezza.Evitare di prenderlo in braccio,se non in caso di pianti davvero inconsolabili oppure prolungati.Ogni coppia comunque deve sentirsi libera di scegliere la modalità di addormentamento e che ritiene più adatta.Quindi anche l’opzione lettone è consentita, se si ritiene efficace.Per esempio,se soffre di coliche forti è giusto farlo addormentare in braccio.

Come gestire i risvegli?

Se ha fame allora soddisfate i suoi bisogni,ma negli altri casi,mamme e papà non devono precipitarsi da lui non appena inizia a piangere.Se necessario cambiare il pannolino,senza toglierlo dal lettino,senza luci forti,non facendo rumore e mantenendo il tono della voce basso.Se piange per altri motivi,cercare di non prenderlo in braccio:si può rassicurarlo con una coccola,un piccolo massaggio,una dolce canzoncina.

E se sono frequenti?

Fare la tecnica dell’estinzione graduale e cioè se piange aspettare 30 secondi prima di andare lui.Rassicurarlo senza interagire troppo e uscire dalla stanza quando è ancora sveglio.Ad ogni chiamata allungare progressivamente l’intervallo di tempo.La notte successiva raddoppiare il tempo di attesa e continuate così.Nel giro di una settimana dovrebbe migliorare.

Se sono sporadici?

Anche i bambini che non hanno avuto problemi di nanna,possono affrontare quest periodi delicati.Ciò può succedere quando la mamma rientra da lavoro,quando arriva un fratellino,oppure intorno all’ottavo mese,quando compare la cosiddetta “angoscia dell’estraneo” che corrisponde ad una vera e propria angoscia di separarsi a perdere la mamma.In questi frangenti,è importante non cambiare le abitudini impostate.La mamma può entrare nella sua stanza ogni 2-3 minuti,anche se non piange  e lo rassicuri fino a quando si addormenta.

Quando il bambino è più grande,come si deve procedere?

La situazione non è per niente irrecuperabile e non è mai troppo tardi per rimediare.Servono calma,perseveranza e pazienza.Ecco qualche suggerimento utile:

Per prima cosa non cambiare posto per dormire.Se si decide per il lettino si spiega al piccolo e non tornare più sui propri passi.

Rispettare gli orari nella messa a letto,anche nel weekend.

Non fatelo mai giocare  da seduto o sdraiato sul proprio lettino.Il lettino è un posto dove si dorme.

Rispettare la stessa sequenza di eventi prima della nanna.

Non tenere pc,tv e videogiochi nella cameretta.

Evitate di fare giochi eccitanti prima di andare a letto.

Dalle 18 in poi non dare cibi eccitanti.

Invogliare il figlio a fare sport e prendere aria.

Non parlare di argomenti che possono incupire il bambino.

Scegliere insieme un oggetto che possa tenergli compagnia durante la notte.

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 Fonte:Viver Sani & Belli

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