Sicurezza e atteggiamento materno

Buon pomeriggio mamme di Helpmummy!Oggi vi scrivo un altro articolo utile per capire meglio l’atteggiamento che una madre deve avere col proprio cucciolo!Vi pongo una domanda:”Perchè vuole sempre stare con la mamma?”

Da premettere che non ci pesa per niente questa cosa,perchè comunque l’amore materno per i nostri figli è qualcosa di unico e grande e non ci stancheremo mai di provarlo,ma comunque ne vorrei parlare con voi per avere un piccolo confronto!

La mamma è sempre la mamma! E lungo il corso della crescita del cucciolo e specialmente nel primo anno di vita vive questo “attaccamento” con la madre che può essere suddiviso in 3 fasi:

1.Quello fino ai 3 mesi,che vede la madre come un qualcosa di attaccamento “morboso”,che non riesce a vedersi separato da ciò.

2.Quello tra il quarto e il settimo mese,dove il cucciolo già incomincia a identificarvi e visualizzare meglio che voi siete vostra madre,rispetto a tanti altri volti.

3.Quello intorno agli 8 mesi,dove si chiama “l’angoscia dell’ottavo mese”,quando la madre si allontana e piange,la paura e il rifiuto degli estranei.Questa fase viene poi superata al primo anni di età.

 Dopo il primo anno il vostro cucciolo diventa più autonomo,imparando che se la mamma si allontana non lo fa per cattiveria nei suoi confronti,ma lo fa per un semplice momento e poi sa che non lo abbandona,perchè torna subito da lui.Questo lo aiuta molto a superare autonomamente,le ansie di distacco.Poi certo ci sono casi in cui il bambino è troppo “mammone” e questo a volte è colpa nostra.Questo è dovuto al fatto che gli trasmettiamo ansia e preoccupazione,quando lo lasciamo e il bambino lo avverte chiaramente tutto ciò.Il fatto che lo vogliamo tenere sempre per noi,impedendo agli altri,come parenti e anche il papà a non viversi il figlio o il nipote a pieno.Non sono ostacoli,anzi aiutano il bimbo a superare questo legame “morboso” con la madre che li lega dai primi mesi di vita.

Come facciamo a stimolare l’indipendenza nei nostri figli?

 Assumete un atteggiamento più sereno con vostro figlio e vedrete che ogni tappa l’affronterà più serenamente.L’indipendenza è come se fosse una rampa di scale.No la guardiamo pensando che quei gradini sono troppo ripidi e abbiamo paura che lui possa farsi male in qualche maniera.E invece lo aiuteremo a salire quelle scale.Basta incitare e dire”vai amore su che ce la fai!” e se cade e piange non dire MAI “va bene non lo facciamo più!” o “oh mio Dio che ti sei fatto?”Mia figlia quando cade e si crea quei lividi in testa io neanche la calcolo.Certo detto così sembra brutto!Ma funziona!E come? Beh viene lei a dirmi”mamma bua!” e toccandosi la testolina con la manina.E io poi le dico:”Amore mio mannaggia a sto spigolo cattivo.Adesso diamo tante botte a sto spigolo e gli diciamo brutto monellaccio,non si fa così!” e mia figlia ride e dà le botte al mobile,divertita.Certo se poi vedete sangue e vi piange,io sono la prima ad andare.Ma intanto la educo a cadere e rialzarsi.Come la vita,che purtroppo è così di alti e bassi,no???

Un’ultima cosa e poi vi lascio…Nel distaccamento materno è fondamentale la figura paterna,perchè rappresenta il tramite per il mondo esterno.Questo succede soprattutto dai 3 anni in poi in cui il distacco è più consistente e il piccolo si attacca maggiormente al padre.Ecco perchè è importante per una mamma ansiosa,aiutare ad abituare il piccolo a condividere,nel primo anno di vita, tempo ed esperienze anche con lui.

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Fonte:per il testo Bimbi Sani & Belli

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