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Chiamata così perchè all’inizio si pensava all’eccessiva alimentazione di latte.In realtà non è altro che una dermatite seborroica.Molti esperti dicono che le cause siano dovue all’eccessiva produzione di sebo o detto anche grasso, da parte di ghiandole della pelle,la cui attività è molto intensa nelle prime settimane successive alla nascita per effetto della persistenza nel sangue di ormoni di origine materna.

Tra le varie cause viene anche considerata l’immaturità del processo di rigenerazione cutenea della stessa cute del neonato.La crosta lattea ha però la sua fine verso il terzo e quarto mese di vita del piccolo.

Piccoli consigli per i genitori

Mantenere sempre corte le unghiette,per evitare che possa graffiarsi e creare infezioni.

Per facilitarne il distacco e per ridurre la formazione seborroica,basta seguire questi piccoli gesti:

fare shampoo ogni 2 giorni con uno shampoo oleoso.

A fine lavaggio con l’aiuto di un batuffolo di cotone,applicare nella cute ancora umida dell’olio d’oliva o di mandorle dolci o della vasellina e lasciare agire per un’ora per ammorbidire le croste.

Rimuovere le croste con un pettine a denti fini e punte arrotondate,che solleveranno dalla cute la crosta e voi stesse la potrete benissimo togliere dal cuoio capelluto.

Tamponare con un batuffolo di cotone ad esempio con l’olio di semi di ribes nero o di borragine,che aiuteranno alla pelle del piccolo a normalizzare la formazione di grasso.

In molti casi la crosta lattea oltre ad avere un colore giallino,può presentarsi anche nelle zone intime o anche sotto le ascelle.In quel caso consultate il vostro pediatra!

Fonte:Bimbisani&belli e foto prese da internet

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