Il biberon nelle varie età del bimbo

Buongiorno neomamme,oggi si parla delle prime poppate e sulla giusta scelta del biberon.

Se purtroppo non si può allattare al seno,è importante comunque mantenere durante la poppata,anche col biberon,quell’atmosfera speciale,tra mamma e neonato,che si ha durante l’allattamento.Come?Facendo in modo che,nell’abbraccio,la testa del piccolo appoggi sulla pelle della mamma.Niente fretta o distrazioni.Per questi motivi sarebbe opportuno scegliere un posto comodo e tranquillo,per dedicarsi in maniera esclusiva al bebè(citazioni di un neonatologo dell’ospedale Dal Ponte di Varese).

Per i primi giorni,se la mamma non riesce ad allattare,sarebbe meglio orientarsi su un modello dalla forma ergonomica,che consenta di allattare in una posizione simile a quella che si tiene al seno.Si tratta di un tipo di biberon un po’ curvo,che garantisce l’inclinazione a 45°,l’ideale per evitare fastidiose ingestioni d’aria.Per quanto riguarda la tettarella,deve essere morbida,come il capezzolo della mamma.

Oggi nei modelli più recenti,esiste una valvola,che consente al piccolo di controllare il flusso del latte,proprio nell’allattamento naturale.Con questo semplice dispositivo meccanico,si limita il rischio di rigurgiti,o di eccessiva assunzione di latte.Si limita l’ingestione d’aria e quindi la comparsa delle famose coliche.

Per le prime settimane l’apertura di un solo foro può bastare,in questo modo si richiede al bambino un po’ di sforzo per ottenere il latte,tanto da esercitare da subito i muscoli della mandibola,proprio come succede durante una poppata al seno.

Come si prepara?

Per prima cosa versare nel biberon l’acqua minerale(de dal rubinetto è meglio bollita),facendo attenzione d’introdurre la quantità precisa.

Poi aggiungere il o i misurini di latte in polvere,secondo necessità.Quindi agitare bene e riscaldare a bagnomaria non oltre i 37° o nello scaldabiberon.

I materiali?

Per i bimbi allattati al seno,adesso nei primi 6 mesi,incominciano anche loro ad essere allattati col biberon.La grande differenza tra un biberon e l’altro è data dal materiale.Le due alternative sono plastica e vetro.Per mia esperienza personale,è meglio il vetro visto che ultimamente nella plastica mettono petrolio e altre sostanze cancerogene.Pratica e innovativa la plastica medicale PES ,priva di bisfenolo( sostanza nociva presente del biberon in policarbonato,di vecchia generazione),consente tutti i tipi di sterilizzazione,è a lunga durata,leggera e infrangibile.Stesso discorso per le tettarelle e il silicone al caucciù è quello più indicato.Il silicone è anch’esso un ottimo materiale,ma da usare di meno,nel momento in cui compaiono i primi dentini.La tettarella in caucciù è più morbida,elastica e resistente alle lacerazioni.Presenta però l’inconveniente di trattenere gli odori,ed è meglio sterilizzarla a freddo per evitare deformazioni.

Quando il bambino comincia a camminare è il momento giusto per dire addio al biberon.Usare regolarmente il biberon oltre i due anni,Può provocare uno sviluppo scorretto del palato,con conseguenze sulla masticazione.Riguardo l’igiene,sterilizzare il biberon è fondamentale.Quando il piccolo,però comincia a stare seduto e porta alla bocca qualsiasi oggetto,che trova davanti,la sterilizzazione non è più fondamentale,ma è sempre importante lavare con cura il biberon e tutti gli accessori dopo ogni poppata.

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Fonte:una rivista femminile

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