Un prezioso albero da cui si ricava la Nux vomica, un prezioso rimedio omeopatico per chi ha disturbi all’apparato digerente. La quantità usata per questo disturbo è talmente piccola, che non risulta essere tossica per l’essere umano.
Cos’è la nux vomica?
La noce vomica o albero della stricnina (Strychnos nux-vomica) è un grande albero cespuglioso della famiglia delle loganiacee originaria dell’India e sud-est asiatico è presente anche nelle foreste aride della Birmania, della Thailandia, della Cina e dell’Australia. Il frutto è una bacca arancione, di dimensioni simili ad un pomo, con polpa biancastra in cui sono inseriti dai tre agli otto semi discoidi. I semi contengono:
- acqua
- sostanze minerali
- oli
- glucidi
- alcaloidi: stricnina e brucina.
Questi ultimi due rappresentano i principi attivi essenziali. La stricnina agisce sul midollo spinale e ostacola le connessioni e le regolazioni tra i nervi motori e i nervi sensitivi, aumentando l’eccitabilità dei neuroni accorcia il periodo di latenza che fa seguito ad un’eccitazione.
Durante queste festività si è mangiato e bevuto troppo e quindi per alleggerirci e sentirci meglio, basta prendere vomica 5 CH per 30 volte più al giorno.
Usata anche in gravidanza in piccole quantità e cioè dopo i pasti 3 granuli ogni quarto d’ora.
Se invece si è gonfi dopo cena o dopo il pranzo, bisogna prendere Nux vomica Homaccord, che aiuta il fegato e l’intestino a smaltire cure con framaci fatte in precendenza e abbuffate. Per un mese, 10 gocce, 3 volte al giorno.
Per i bruciori di stomaco e di reflusso gastrico, basta far sciogliere una compressa di Nux vomica Heel 3 volte al giorno, 15 minuti prima dei pasti.
Preziosi consigli che vanno sempre detti precedentemente al medico, perchè come dico sempre, io scrivo, vi do dei piccoli suggerimenti, ma non sono un medico.
Fonte: foto prese da internet e suggerimenti testuali da Wikipedia e Donna Moderna