Le zone del massaggio

VISO E TESTA

Viso e Testa sono il nostro biglietto da visita e spesso diventano anche la parte del corpo che meglio evidenzia stress e stanchezza. Occhi e bocca in caso di ansie e dolori tendono ad assorbirne i difetti contraendosi e favorendo un prematuro invecchiamento del viso. Il massaggio può restituire sensazioni di leggerezza e serenità, ridonando al viso un colorito sano e lucente. Sul cuoio capelluto il movimento lento e profondo rilassa totalmente, eliminando il più delle volte mal di testa e ansie.

Posizione: sono consigliabili sia quella supina che da seduto.

Massaggio: Si parte da un lieve sfioramento alla base del collo in direzione del mento, e si prosegue lungo tutto il viso. Sulla fronte, in particolare, si possono esercitare leggere pressioni con le dita spostandole dal centro verso le tempie.
Per massaggiare il cuoio capelluto si può distendere la mano sulla testa facendo scivolare le dita nei capelli, e, con la punta di queste, si descrivano piccoli cerchi sul cranio. La conclusione può essere affidata ad entrambi i palmi delle mani perché “accarezzino” in profondità zone più ampie della cute.

 COLLO E SPALLE

Una cattiva posizione guidando o, più comunemente, stando seduti alla scrivania davanti ad un computer o per studiare, porta ad un irrigidimento e alla tensione dei muscoli di spalle e collo. Uno stile di vita sedentario e lo scarso esercizio fisico completano l’opera. Le spalle, soprattutto, rientrano tra le parti del corpo meno curate, dove influiscono anche gli aspetti psicologici come ansie e frustrazioni. Il massaggio si rivela dunque essenziale, per sciogliere queste tensioni e trasmettere serenità.

Posizione: sia la posizione sdraiata sulla schiena con un cuscino o un piccolo asciugamano arrotolato sotto la testa, che quella prona con la fronte appoggiata sulle mani e un cuscino sotto l’addome possono andare bene. Così come non è sconsigliata la posizione da seduti. La posizione deve essere scelta in base al tipo di massaggio che si decide di applicare.

Massaggio: per rilasciare i muscoli contratti, impastare la muscolatura alla cima delle spalle, usando entrambe le mani su un lato, per poi strizzare e lasciare alternatamene.
Si può proseguire appoggiando le mani con le dita sulla schiena (i pollici sulla parte anteriore della spalla, rivolti in direzione dei piedi) e massaggiando verso l’esterno fin sopra l’articolazione del braccio. Il movimento continua, dopo aver invertito le mani (saranno le dita a trovarsi sulla parte anteriore della spalla) sino a scivolare sul collo dove si può utilizzare lo sfioramento.

BRACCIA E MANI

Sono tra le parti più attive e utilizzate del nostro corpo. Soprattutto le mani si usano per qualsiasi azione, per cui è facile che si presentino rigide e stanche. Sono sempre le mani ad essere più colpite da una cattiva circolazione: l’effetto immediato è che diventano fredde. Il segreto di un buon massaggio alle mani è di fare movimenti più piccoli senza trascurare i dettagli.
Il massaggio agli arti superiori consente di rilassare sia spalle che braccia e, spesso, di vincere mal di testa, dolori alla schiena e al collo. In questi casi, e per i dolori collegati ad attività sportive, è comunque meglio rivolgersi ad un fisioterapista o ad un osteopata.

Posizione: per quanto riguarda il massaggio alle mani, non essendoci nessuna necessità di svestirsi, può essere effettuato ovunque; meglio, in ogni caso, rispettare sempre poche ed elementari regole necessarie per la preparazione.
Per le braccia, invece, la posizione consigliata è quella supina, possibilmente tenendo sollevata la testa e le ginocchia, appoggiandole su di un cuscino o un asciugamano arrotolato.

Massaggio: per le braccia si può cominciare con uno sfregamento dalla parte esterna fino alla zona spalla, per poi continuare verso il basso lungo la zona interna del braccio verso il polso. Successivamente si procede, attraverso una pressione moderata, a frizionare il braccio in direzione polso-spalla. Dal momento che è più facile che sia la zona dell’avambraccio ad essere in tensione, si può utilizzare la tecnica dell’ impastamento, lavorando dal polso al gomito e scivolando, poi, indietro per ricominciare. Anche il gomito trae benefici dai massaggi effettuati attraverso lievi pressioni in movimenti circolari; è però opportuno usare molto olio perché questa zona tende ad essere piuttosto secca.

Anche le mani possono essere massaggiate grazie allo sfioramento con movimenti circolari e allo stiramento alternato di un lato della mano. Non si devono dimenticare i massaggi alle singole dita, passando prima delicatamente, dalla punta alla nocca e poi con pressioni circolari intorno ad ogni articolazione, facendo ruotare il dito in ogni direzione.

ADDOME

Grazie al massaggio all’addome e al torace, si ottengono benefici degli organi interessati alla digestione e alla respirazione. Nel primo caso il massaggio addominale contribuisce con l’aumento dell’afflusso sanguigno e l’eliminazione delle tossine, per quanto riguarda, invece, il secondo punto, il massaggio è utile sia per mantenere la salute dell’apparato respiratorio che per aumentarne la resistenza. Tra i vantaggi, oltre quello di calmare i nervi e stimolare il sistema digestivo, c’è anche quello di sciogliere i depositi di grasso dalla parete addominale.

Posizione: è consigliata quella supina con un piccolo cuscino o un asciugamano arrotolato sotto la testa.

Massaggio: i primi movimenti su addome e petto devono essere particolarmente lievi. Il massaggio è lento, le mani devono essere appoggiate vicine verso il basso dell’addome e le dita rivolte verso il collo: si massaggia sulle costole mantenendo una pressione costante, poi si spostano le mani verso i lati e si ridiscende. Anche per l’addome è ottima la tecnica dell’impastamento applicata partendo da un’anca fino all’altra. Si può concludere con lo sfioramento, che ha un effetto calmante, massaggiando con le mani ai lati della vita fino alla zona intorno all’ombelico.
Attenzione ai movimenti perché questa parte del corpo è molto sensibile e i muscoli si contraggono più facilmente. E’ opportuno, inoltre, non procedere al massaggio immediatamente dopo il pasto.
Sfioramento e impastamento sono ottimi anche per il massaggio al torace con una particolare attenzione se il massaggiato è una donna: in questo caso occorre esercitare una pressione minore e procedere dal centro alle spalle, evitando i seni.

SCHIENA

E’ abbastanza comune soffrire di dolori alla schiena, anche se, spesso, non se ne conoscono le cause. Del resto la regione dorsale è quella che più tende a subire la stanchezza e a fare male.
La schiena è la parte più muscolosa del nostro tronco ed ha la funzione di caricare il peso; il mal di schiena si diffonde sia fra le spalle, che nella parte inferiore e, di solito, le fitte alla colonna vertebrale si attribuiscono a posizioni scorrette, al peso eccessivo, allo stress.
Dunque, è normale per molte persone, al termine di una giornata faticosa, avvertire disturbi di rigidità alla base del collo e di difficoltà nei movimenti della schiena.
A risentire immediatamente di questo stato di tensione, è il trapezio, il muscolo che si trova alla base del cranio.
Ma se da un lato la regione dorsale è quella più colpita dall’affaticamento, dall’altro è sempre sulla schiena che gli effetti rilassanti di un buon massaggio si sentono maggiormente.

Posizione: è consigliata quella prona, con la testa rivolta da un lato e le braccia raccolte intorno alla testa o abbandonate lungo i fianchi. E’ utile stendere sotto l’addome un asciugamano arrotolato o un piccolo cuscino, lo stesso anche sotto le caviglie.

 Massaggio: si può cominciare con la tecnica dello sfioramento sui muscoli posti ai lati della colonna vertebrale, facendo avanzare le mani mantenendo le dita in direzione della stessa. Una volta terminato il movimento è da ripetere, questa volta partendo dalla base della colonna e con le dita rivolte verso l’esterno.  Lo sfioramento stimola la circolazione, scalda la zona trattata e consente di spalmare ulteriormente l’olio.
Successivamente si continua il trattamento applicando una frizione  circolare all’osso sacro e si passa, poi, all’impastamento.
Quest’ultimo propaga onde rilassanti a tutto l’organismo; si attua mettendosi di traverso rispetto al corpo da massaggiare, partendo dall’anca e risalendo fino alla base del collo. Il movimento consiste nello stringere una piccola parte di carne e spingerla verso l’altra mano, alternativamente.

GAMBE

Capita spesso che alla fine di una giornata si sentano le gambe pesanti e stanche, ottimo rimedio è un buon massaggio.

Posizione: la posizione consigliata è la medesima richiesta per il massaggio alla schiena, ma è possibile anche stendersi supinamente.

 Massaggio: sfioramenti lunghi che arrivano all’altezza del sedere e pressioni più lievi, nella fase di ritorno, aiutano a spalmare l’olio lungo tutta la gamba.
Il massaggio può cominciare attraverso una pressione delicata che assecondi con le mani il polpaccio, le dita orientate in direzione opposta. Le mani devono scivolare sulla gamba, senza fare pressioni sulla parte posteriore del ginocchio. Anche per il polpaccio è ottima la tecnica dell’impastamento.  E’, comunque, opportuno non eseguire il massaggio in questa parte del corpo se il paziente è affetto da problemi cardiaci o da disturbi minori come le vene varicose.
Per massaggiare la parte posteriore della coscia vi si possono appoggiare i palmi delle mani spingendoli in direzione opposta (destra verso l’interno, sinistra verso l’esterno) e esercitando pressioni energiche fino ad ottenere una torsione dei muscoli. I movimenti devono essere ripetuti anche per il ritorno, in modo che le mani si trovino alla posizione di partenza.
La parte anteriore della coscia può essere massaggiata con la tecnica dello sfioramento e con quella dell’impastamento, dal momento che le cosce sopportano anche movimenti decisi. E’ possibile, dunque, lavorare con forza sulla parte esterna, dove i muscoli sono larghi e più dolcemente su quella interna.

PIEDI

Spesso i piedi fanno male per la stanchezza, e la fatica, oppure per problemi di circolazione: non è raro, infatti, sentirsi le estremità fredde. A questo proposito, niente, forse, è più rilassante di un buon massaggio, grazie al quale l’intero organismo sembra rinascere. Del resto, la pianta del piede contiene migliaia di terminazioni nervose che, opportunamente stimolate, contribuiscono a rinvigorire il corpo.

Posizione: è consigliabile la posizione supina, il calcagno del piede deve restare a contatto del cuscino. E’ meglio utilizzare una modica quantità di olio per evitare che le dita, scivolando troppo, provochino il solletico.

Massaggio: un leggero massaggio per riscaldare il piede è un ottimo inizio. Si può, quindi, passare alla pressione sulla pianta, – premendo con il pollice sia sull’avampiede che su una linea al centro – e allo sfioramento della stessa.
Un ulteriore piacevole massaggio consiste nell’appoggiare le mani intorno alla caviglia e al calcagno, stringendo le dita sul collo e i pollici sotto la pianta: le mani vanno fatte scivolare verso le dita del piede, dove la pressione viene interrotta, per poi riprendere dalla caviglia.

Fonte:http://www.lascatoladeisegreti.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *