Smartphone e figli

Buon pomriggio ragazze!Oggi si parla di tecnologia e dei nostri figli.Oramai con tutti questa tecnologia i bimbi crescono con i pc,con gli smartphone e i giochi interattivi.Ma a volte la stessa tecnologia,invade i nostri “spazi” di genitori e figli.Io litigo sempre con mio marito a riguardo,perchè fa vedere certe cose al cellulare.E voi?La pensate come me?

Una volta Renato Zero cantava “Il triangolo no!Non l’avevo considerato…”e lui ne parlava nel senso di tradimenti.Ma qui si c’è sempre un triangolo,ma fatto da noi genitori,i bimbi e gli smartphone.Esiste una donna che questa lotta l’ha vinta con i suoi figli.Janell Burley Hofmann,coach della sua famiglia e madre di 5 ragazzi,ha scritto un saggio cult,dove dice di avere regalato al figlio di 13 anni il cellulare,però facendogli firmare un contratto con 18 postille.Ed una di queste era quella di evitare a stare sempre col cellulare,quando si sta in famiglia e se qualora accadesse,scatta subito il sequestro dell’oggetto.Anche le aule scolastiche sono tabù.Hanno fatto un’indagine su 91 istituti superiori a Londra e si è scoperto che i voti più alti li hanno quei ragazzi che non tengono il cellulare a scuola.

Naturalmente siamo noi a dare l’esempio ai nostri figli.E quindi siamo noi che dobbiamo dare il buon’esempio.Loro imitano tutto quello che facciamo noi!

Ai bambini serve il cellulare? E se sì, qual è l’età giusta per dotare il piccolo del telefonino?

Fino a qualche anno fa i bambini chiedevano giocattoli, qualche volta libri, al massimo lo stereo. Ma le loro richieste “si fermavano” lì. E dire sì o no era relativamente semplice. I problemi etici e morali sorgevano dopo, quando intorno ai 14 anni cominciavano a chiedere il motorino e i genitori si domandavano se fosse giusto dotare un ragazzino ancora immaturo e sicuramente incosciente di tale mezzo.
Le cose ora si sono complicate. A 7/8 anni i piccoli vogliono il cellulare. In casa lo posseggono tutti, i fratelli maggiori ce l’hanno sempre appiccicato all’orecchio e sono sempre lì a inviare sms, mms e tutti i ps (post scriptum) che vengono loro in mente.

Ma è giusto che un bimbo che ancora non guadagna ne abbia uno tutto suo? Sarà in grado di gestirlo? Riuscirà a capire che non è un giocattolo e che, come tale, va utilizzato nel rispetto di alcune regole ben precise?
La risposta non è così scontata.
Ai bambini il cellulare non serve. È un dato di fatto.

Però, potrebbe essere utile per i genitori per tenerli meglio sotto controllo. O per lo meno questa è la motivazione che a volte adducono le mamme e i papà sostenitori della tesi del “sì”. Tenerli sotto controllo rispetto a cosa però, ci domandiamo.
Un bimbo non dovrebbe andare in giro da solo (se non, talvolta, per brevi tragitti per recarsi a scuola o a casa del compagno a studiare. In questi casi, però, è sufficiente avvisare le insegnanti o la mamma del compagno di telefonare immediatamente ai genitori nell’eventualità che il piccolo non sia arrivato all’orario previsto!). Se, invece, resta a casa da solo, il telefono fisso, per fortuna, non è ancora stato dichiarato obsoleto e tutti ne posseggono uno. Sarà sufficiente contattarlo attraverso quello per accertarsi che non abbia dato fuoco all’abitazione durante l’assenza di mamma e papà.
E per i bambini che vanno in vacanza da soli? Beh, poiché pensiamo che non se ne vadano in giro per il mondo con uno zaino in spalla e un sacco a pelo sotto al braccio, contattare direttamente la struttura che li accoglie potrebbe essere un ottimo sistema per ovviare il problema e avere, comunque, la situazione sotto controllo.
Detto questo, arrivati cioè a escludere qualsiasi vera utilità nel possesso di un telefonino da parte del pargolo, resta da risolvere un’altra questione. Perché i bambini non possono avere il cellulare? In fondo, anche a molti adulti non serve eppure ne posseggono uno e, talvolta, più di uno. Ma qual è il vero motivo per cui i bambini non dovrebbero avere un cellulare.
I sostenitori del “no” potrebbero rispondere “perché è diseducativo”. Chiaro. Ma perché?
Forse perché un bambino non è in grado di mantenerselo. Ma se è questa la ragione, allora fino a che non è economicamente autonomo (14 anni? 18? Alla fine dell’università?) non ne avrà uno!
Oppure perché non sarebbe in grado di gestirlo (lo farebbe squillare in classe, in palestra, la sera mentre dorme). Questa spiegazione sembrerebbe più plausibile. Ma, ci domandiamo, il solo fatto di mettergliene in mano uno non lo renderebbe più responsabile? Probabilmente sì. A che età, però, è giusto regalargli il cellulare? Dipende dal bimbo, dal suo grado di maturità. Ovvio!
O ancora perché il telefonino nuoce alla salute e con tutto quello che già i bambini sono costretti a calarsi che danneggia la loro salute (smog, inquinamento, fumo di sigarette, alimenti geneticamente modificati, mucca pazza, pollo storpio, maiale fuoriuscito e chi più ne ha più ne metta) non è proprio il caso di aggiungere anche qualcos’altro che, per altro, già abbiamo visto, non è necessario. Bene. Possiamo essere d’accordo con questa tesi salutista. Ma la spiegazione ci soddisfa comunque poco.
Secondo noi, non esiste una risposta univoca a questa domanda. Ogni genitore dovrebbe sapere cosa è meglio per suo figlio.
Quello che pensiamo è che i piccoli non dovrebbero avere tutto quello che il mercato getta in pasto ai consumatori facendo credere loro che è indispensabile, utile, facilmente raggiungibile.
Il telefonino ha rappresentato per anni uno status symbol. Oggi è un oggetto di massa, come la televisione, il telefono fisso, la lavatrice. Ma non è un giocattolo (e anche molti adulti dovrebbero rendersi conto di questo fatto fondamentale) e, di conseguenza, andrebbe acquistato solo se serve, appunto come il telefono fisso o la lavatrice (per la televisione il discorso è diverso, ma non ci addentreremo in questa sede in questo spigoloso argomento).
Non c’è nessun vero motivo per cui i piccoli non dovrebbero possedere un cellulare. Ma non c’è neppure nessun motivo per cui dovrebbero possederne uno. E, quindi, perché comprarglielo? Per arricchire i produttori? Perché chi spende aiuta l’economia, come vuole farci credere una famosa pubblicità? Perché è difficile dire di no? Per non farli sentire esclusi? Ma se nessun genitore comprasse il telefonino al bimbo nessun bimbo si sentirebbe escluso! Semplice come bere un bicchiere d’acqua!

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Fonte: http://www.bambinopoli.it e Donna Moderna,immagini prese da internet

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